venerdì 8 novembre 2013

2011 - MAROCCO, SAHARA OCCIDENTALE (dal mio diario)

plage blanche 8.30 pronti a partire; dopo una breve sosta a sidi ifni per pane e gasolio direzione plage blanche. Appena finisce la strada ed inizia la pista giorgio si infastidisce subito – vorrebbe sabbia e dune e non le aspre piste del marocco. Dice di essere preoccupato per gli amici che ci seguono con il RAV senza le ridotte e totalmente di serie, gli amici però non sembrano per nulla preoccupati, l’unico infastidito è giorgio, anche a franca la strada non dispiace. Dopo un paio di chilometri incontriamo gli amici pordenonesi, hanno fatto il percorso al contrario arrivando da tan-tan e non raccontano di particolari problemi; continuiamo ancora per una decina di chilometri poi giorgio, ad un bivio, decide di abbandonare la pista e tornare sull’asfalto con gran disappunto della compagna e senza far caso alla scala della carta: quel piccolo pezzettino fino all’asfalto sono in realtà ancora 150 chilometri di pista!!! se avesse continuato ne avrebbe fatti solo un centinaio. Io e laura decidiamo di continuare lungo la plage blanche, anzi sopra perché la spiaggia visto il mare grosso e l’alta marea è impraticabile; puntiamo sul vecchio forte di aoreora e, neanche farlo a posta, dopo un’ultima salita, la pista cambia, diventa scorrevolissima (punte di 60 km/h) ed in breve abbiamo alle spalle i 40 chilometri che ci separavano dal forte. Vicino al forte solo uno sperduto militare di guardia, gli verranno a dare il cambio tra 15 giorni. Ci offre un the, contraccambio con una birra, laura lascia doni, per il figlio appena nato, chiacchieriamo un po’ nel nostro francese stentato e dopo aver chiesto notizie sui prossimi 60 chilometri fino a tan-tan proseguiamo ancora per un’ora. La pista, ci ha detto il militare è brutta, ma dopo il oued dràa migliora decisamente; alle 18.00 inizia a far buio, spengo il motore vicino alla baracca di un pescatore, chiedo di poter restare là per la notte – pas de problème – e ci invita a bere un the. Ne approfittiamo per mangiare qualcosa, è da stamattina che non mangiamo e poi, preparata la macchina per la notte ci dedichiamo ai nostri diari. Alle 20.00 il pescatore lascia la sua baracca e si avvia nella notte verso il mare a gettare le esche per l’indomani. Un the e a letto, domani si inizia presto. 14.11.2011 - verso dakhla alle 8.00 siamo già sulla pista dopo aver fatto colazione ed aver salutato il nostro amico pescatore. I primi chilometri sono impegnativi, la pista è brutta, sassosa, andiamo piano, a tratti è sabbiosa, attraversiamo numerosi oued; in certi punti è impraticabile, facciamo delle deviazioni. Alla fine siamo sull’asfalto a 20 chilometri da tan-tan, la superiamo, in direzione di tan-tan plage; ad un incrocio mi ferma la polizia, documenti, sostengono che non ho rispettato un stop, 700 dirham di multa, pago, inutile star a discutere con i neri. Arriviamo al campeggio di tan-tan plage in tarda mattinata, i nostri amici sono là ad attenderci, riprendiamo la discesa verso laayoune. Scendiamo lungo la statale, la strada è bella, scorrevole, poco trafficata; le solite soste di controllo – il più delle volte si accontentano della fiche e della professione. Ci fermiamo ancora, a mangiare, a vedere un gran buco (naturale) sulla scogliera che da’ su di una grotta marina, e poi ancora per visitare la laguna di nidia con i suoi fenicotteri. A tarfaya facciamo gasolio, una fotografia al monumento che ricorda Antoine de Saint-Exupéry (ha scritto le petit prince) e che qua visse, e anche una alla casa sul mare, e poi cerchiamo un campeggio per la notte. Ci dicono che uno è a 50 chilometri sulla strada per laayoune; lo troviamo, in una depressione, vicino ad un lago salato, ci siamo solo noi, la cena sotto al tendone berbero è ottima, un po’ duretta la viande de chameau di laura, le avranno dato lo zoccolo???

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